lunedì 10 marzo 2014

A PROPOSITO DI CLASSIFICAZIONE DEGLI IMPIANTI



La notizia che la Presidente di Crawl 2000 ha diffuso sul blog del Cogisco (a proposito mi sembra una  buona prassi da apprezzare ed ampliare quella di condividere notizie e valutazioni!) mi spinge ad intervenire per riferire del lavoro che sta facendo il Tavolo Tecnico sugli impianti sportivi istituito dall'Assessore Pancalli.
Nel corso delle riunioni fin qui svolte (tre) abbiamo affrontato il tema della classificazione degli impianti sostenendo (noi del COGISCO) che quella  attuale è troppo limitata e, soprattutto, legata alle caratteristiche costruttive piuttosto che all'attività praticata in ciascun impianto.
In ogni caso, le diverse categorie di impianto dovrebbero avere ciascuna una sua disciplina degli obblighi nei confronti del Comune.
Il caso più semplice è quello della durata: perchè le concessioni devono avere tutte la stessa durata sia nel caso di un impianto che richiede opere di manutenzione importanti e, quindi, costose sia nel caso di un impianto che non chiede nessuna manutenzione?
E' una materia complessa che merita approfondimenti di tipo normativo e, soprattutto, a questo dibattito possono dare il loro contributo tutti i concessionari che vivono nella quotidianeità le difficoltà di rapportarsi  con Municipi piuttosto che con il Dipartimento.
Proprio l'esperienza di questi giorni sullo Stadio Flaminio dimostra come il regolamento sia superato: è stato concesso alla Federazione Calcio per un anno rinnovabile per un altro anno a fronte di opere di manutenzione straordinaria stimate in circa 12-13 milioni.
Alla domanda di Paola Pucello, la risposta è secca: le norme non mi risultano essere state modificate anche se è importante che lo siano ma con il coinvolgimento di tutti!

Andrea Novelli (Consiglio Direttivo CO.G.I.S.CO,)

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